Indice articoli

Rapporti medici sull'incredibile caso.
Il primo rapporto scientifico sul caso, redatto dallo stesso Harlow, comparve pochi mesi dopo come lettera all’editore del Boston Medical and Surgical Journal. L’articolo si chiamava “Passage of an Iron Rod Through the Head “ e può essere letto integralmente qui . Harlow descrive in quell’occasione Gage “of middle stature, vigorous physical organization, temperate habits, and possessed of considerable energy of character”. Il 18 novembre 1848, stando al rapporto, Gage risultava rimesso completamente, senza neppure dolori alla testa.
Al di là di una dettagliata cronistoria degli eventi, vi erano contenuti pochi particolari neurologici.
Fu solo nel 1868, venti anni più tardi e quando Phineas Gage era già morto, che Harlow documentò per la prima volta, in un rapporto pubblicato nel bollettino della società medica del Massachusetts, "le manifestazioni mentali" delle lesioni al cervello di Gage. Secondo Harlow il paziente aveva sì recuperato “il possesso completo della ragione” dopo l'incidente, ma sua moglie e la gente vicino a lui avevano presto cominciato a notare cambiamenti drammatici nella sua personalità. Di seguito le sue parole:

I suoi superiori, che lo consideravano come il più efficiente e capace caporeparto che avessero prima dell’ incidente hanno ritenuto che il cambiamento della sua mente sia così marcato da rendere impossibile ridargli nuovamente il posto. E’ umorale, irriverente, indulge a volte in bestemmie (che non era sua abitudine pronunciare), manifestando poca deferenza nei confronti dei colleghi, impaziente quando qualcosa è in conflitto con i suoi desideri, occasionalmente pertinace, tuttavia capriccioso e vacillante, si fa ideatore di molti progetti per il futuro che non realizza e che abbandona presto per altri che appaiano più fattibili. A questo proposito, la sua mente è così radicalmente cambiata che i suoi amici e conoscenti dicono “non è più lui”.

Il danno alla corteccia frontale (oggi lo sappiamo) aveva provocato una perdita completa delle inibizioni sociali. 

[...]