Steve Mc CurryNon tutti i grandi artisti hanno la fortuna di trasformare una loro opera in un'icona riconoscibile in ogni parte del mondo e in tempi differenti. Il fotografo Steve McCurry è riuscito nell'impresa.

Una carriera ricca di successi raccolti in giro per il mondo, a raccontare accadimenti e cambiamenti.
È di qualche mese fa l'iniziativa che vede  McCurry come testimone privilegiato, per raccontare le suggestioni e atmosfere come solo l'Umbria sa donare. Il progetto "Sensational Umbria" racconta in una serie di scatti le città, i palazzi, l'artigianato, l'ambiente, i paesaggi della regione più verde d'Italia. 10 di queste immagini sono state esposte in anteprima a Milano nel mese di aprile nel corso della manifestazioni "Fuorisalone". Un'iniziativa, questa, non solo artistica, anche un tentativo di testimoniare le capacità di rinnovamento del made in Italy attraverso la cultura, la storia, l'artigianato la gastronomia di una regione.
Un progetto articolato che vede coinvolti nomi importanti dell'industria del design e di istituzioni pubbliche che nell'arco dell'anno verranno presentate suggestive immagini in anteprima di questa testimonianza fotografica del cuore d'Italia. Importanti palcoscenici ospiteranno in città differenti New York, Pechino e Marsiglia i 100 scatti (che sono stati selezionati su un totale di 1500) che il grande fotografo ha realizzato per cercare di descrivere lo spirito, e gli aromi e le sensazioni di questa regione.
Alcuni degli scatti già resi disponibili, immortalano, esaltando le suggestioni della Rocca Paolina, ma anche l'elegante semplicità della parete laterale del Duomo di Orvieto, che con le sue righe bianche e nere si contrappone allo sfarzoso scintillio della ricca ed elaborata facciata.
L'autore della "ragazza afghana" ha saputo ben evidenziare l'anima di una regione che silenziosa e schiva, lavora operosa all'ombra di antiche vestigia, di scenari incantevoli e dagli aromi gastronomici accattivanti, sospesa fra passato e futuro, avvolta dalla grande spiritualità che alcuni luoghi, famosi e meno fortemente emanano.
I 100 scatti previsti sicuramente andranno a toccare altre realtà i contesti, analizzando situazioni sicuramente meno conosciute e riconoscibili e più, ma non per questo meno suggestive. 
La potenza evocativa, lo sguardo fiero della ragazza afghana non è certamente messo in discussione dalla giovane donna ripresa alla festa delle gaite, ma non per questo l'armonia dei colori del suo costume medievale e la vivacità dello sguardo passano inosservati.
McCurry ha scherzato su questo ritratto che l'intervistatrice ha in qualche modo paragonato alla ragazza afghana, chiedendogli se era consapevole del fatto che fra qualche anno sarebbe dovuto tornare a fare di nuovo degli scatti. Spiritoso ha risposto sì.
Nel corso dell'intervista ha rivelato di non essere mai entrato all'interno di una grotta e che l'incontro con le grotte del Monte Cucco sono state una scoperta affascinante ed una sfida sul piano fotografico.
La corsa dei Ceri ha colpito con grandi suggestioni l'attenzione del fotografo e non meno la grande vivacità culturale che si respira in vari contesti come il festival di Spoleto alla domanda se vivrebbe in Umbria ha risposto in modo affermativo aggiungendo che non conosceva questa regione ma che sicuramente ci vivrebbe benissimo. Ha anche ipotizzato un possibile futuro ritorno per continuare la scoperta di questa terra attraverso l'obiettivo della sua macchina fotografica.