Steve McQueen - durante le riprese di "Le Mans"Capita sempre più spesso di incontrare per strada persone munite di action camera.

Una mania che negli ultimi anni sembra coinvolgere ogni fascia della popolazione, da amanti degli sport estremi, passando per mamme che hanno posizionato il dispositivo sulla passeggino del loro bambino.

Migliaia di video vengono caricati quotidianamente in rete grazie a queste piccole macchine da ripresa che nella GoPro trovano il loro stendardo.
Molte le proposte, molti prodotti e ancor di più le testimonianze filmate, alcune di notevole rilievo altre potrebbero tranquillamente trovare immediato l'oblio.
Queste piccole e potenti videocamere trovano mille impieghi dal Hobbistico al professionale, dal ricreativo allo scientifico e c'è chi persino pensa di fare un passo avanti e usare delle GoPro in modo completamente innovativo ed avveniristico come Google.
I primi esempi di impiego di queste particolari videocamere si sono avuti in ambito sportivo dove si poteva documentare in "soggettiva" le spettacolari azioni acrobatiche dello sportivo di turno.
Ormai abituati a questo tipo di immagini, la mente corre immediatamente alle piccole videocamere agganciate sempre più spesso sui caschi protettivi degli sportivi. Tuttavia non è sempre stato così.
A ricordarci di come i tempi siano cambiati un post sul sito kottke che apre la sua rassegna con un'immagine davvero insolita e spettacolare in cui, è addirittura un cameraman, ad essere fissato sulla musetto di una Formula 1 e poi di immagine in immagine la galleria ci mostra soluzioni più o meno professionali e curate ma pur sempre adottate per una inquadratura insolita e differente della scena. Ma quella che forse maggiormente colpisce è l'improvvisata attrezzatura fissata sul casco di Steve MaQueen per le riprese del film "Le Mans" girato nel 1971.