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L'affermarsi delle macchine fotografiche digitali ha sicuramente contribuito ad aumentare la penetrazione del concetto di fotografia o di scatto rispetto a quanto non lo sia stato fino ad ora. Un ruolo importante è stato certamente giocato da una maggiore facilità d'uso, da una riduzione dei vincoli tecnici e non certo da meno dalla riduzione dei costi di mantenimento del "sistema fotografico". Altro elemento che ha contribuito in modo abbastanza forte all'affermarsi del concetto fotografia e fotografare è stato l'inserimento di fotocamere all'interno dei telefoni cellulari già ampiamente diffusi fra tutte le fasce di popolazione. Non ultimo il ruolo giocato anche da un certo fattore "moda". 

La facilità di "scatto", le memorie sempre più capienti le prestazioni sempre maggiori hanno portato ad immortalare vari aspetti della vita quotidiana, del mondo che ci circonda. Questa tendenza ha fatto sì che il mercato, o forse il mercato ha cercato di influenzare gli utenti, con prodotti sempre più performanti, con qualità e possibilità tecniche fino a qualche tempo prima impensabili. Parallelamente alla fotocamera sono stati sviluppati tutta una serie di prodotti, di oggetti, di concetti, di software, di filosofie, che dal quasi "ovvio" passano alla fantascienza, sfiorando e talvolta mostrando vari e inquietanti aspetti.  

GiagapamIl giuramento del nuovo presidente degli Stati Uniti ha acceso i riflettori non solo su aspetti politici, sociali, economici ma anche su diverse soluzioni tecniche. Una vetrina in cui mostrare e porre in risalto qualsiasi cosa. Apparentemente risulta essere una anonima, quasi asettica immagine panoramica ripresa da un punto "x" dell'enorme platea che assisteva all'evento, ma quelli della Gigapam sono andati oltre e hanno realizzato un "collage" composto di 220 immagini così da ottenere una immagine finale dalle dimensione 59783 X 24658 pixel ovvero 1474 megapixel. L'immagine ottenuta è "navigabile" e consente di sbirciare fino a guardare in faccia i singoli invitati. Non più quindi un anonimo panorama, ma centinaia di migliaia di momenti, di istanti congelati. Smorfie, sguardi, gesti, posizioni o atteggiamenti congelati nell'istante dello scatto, tutto in un unico singolo momento.

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 Giuramento 3 
Giuramento 4 Giuramento 5 
Giuramento 6 Giuramento 7
PS
Che stava facendo Bush mentre Obama faceva il suo discorso? 

Questo risultato è stato possibile grazie ad un apparecchio che una volta programmato ed equipaggiato con una normale riprende decine o centinaia di fotografie dell'area di spazio indicato.  Un software poi provvede ad assemblare le singole parti producendo un'unica immagine. Il sistema sebbene sia in versione beta e comunque disponibile al pubblico. I risultati sicuramente sono spettacolari anche se l'intero procedimento non è esente da problemi e difetti. Vi sono infatti vari problemi prospettici e può capitare che nella fase di assemblaggio alcune foto possano essere degli slittamenti così da produrre artefatti o casi curiosi come in una delle foto presenti nella galleria sul sito dove un uomo risulta con il busto in un posto e le sue gambe in un altro.

Mantenedo sempre "focalizzata" l'attenzione sulla vetrina "giuramento" di Obama non si puo' certo non menzionare la suggestiva applicazione, mostrata da CNN. Dopo aver raccolto centinaia di fotografie e calcolato le varie prospettive sono state  "ricomposte" consentendo all'osservatore di "assistere" all'evento da vari punti di vista. Un risultato ottenuto con una tecnologia fornita da Microsoft che con l'occasione ha rispolverato un progetto già presentato diverso tempo fa e che aveva come elemento "demo" la nostra fontana di Trevi.

Se queste applicazioni hanno trovato grande eco in quanto collegate all'evento del giuramento, non si può dimenticare e non citare il pregevole progetto sviluppato già da diverso tempo per la digitalizzazione di alcune opere d'arte consultabili su sito Alta definizione. Qui è possibile ammirare, in un modo del tutto nuovo e inedito l'affresco del 1513 di Gaudenzio Ferrari, Storie della vita di Cristo, nella chiesa di Santa Maria delle Grazie a Varallo Sesia (Vercelli). La risoluzione incredibile con cui è stata ripresa la scena consente di arrivare a vedere addirittura le striature pennellate lasciate dall'artista sull'intonaco.
Una carrellata esaustiva di tutte le tecnologie, o di tutte le soluzioni adottate diverrebbe cosa estremamente ardua, c'è sicuramente da segnalare l'iniziativa di Google Earth che in collaborazione con il museo Prado di Madrid ha allestito una visita virtuale al mseo con possibilità di ammirare in altissima risoluzione una selezione di 14 tele tra le più importanti del Prado, tra cui "Las Meninas" di Diego Velasquez e "Tre di Maggio" di Francisco Goya. La notevole qualità dell'imagine consente di osservare da vicino qualsiasi dettaglio e valutare lo stato dell'opera o dei restauri da parte del personale responsabile del museo. Questo almeno secondo quanto affermato in un articolo del Guardian.
Se le immagini di un'opera d'arte consentono osservazioni e sguardi attenti e insoliti, consentendo di meglio interpretare l'opera, le immagini di cui parlavamo poco sopra danno non certo senso di inquetudine. Osservare uno panoramica di Harlem con possibilità di zoom fin dentro gli appartamenti o i paesaggi riportati nel sito Extreme resolution non possono non indurre a riflessione. In fondo Google ci aveva abituato a zoommate esagerate che dall'alto ci portavano fino al cortile di casa nostra. Forse la cosa più inquietante è sapere che i risultati di quella tecnologia che trovavamo montata sui satelliti a qualche centinaio di chilometri sopra le nostre teste sono oggi raggiungibili anche con apparecchiature notevolmente meno complesse e in applicazionie contesti nuovi e del tutto inusuali.

VelodynePer finire vorremmo segnalare qualcosa che non può essere definito in senso stretto, ma anche in senso più lato, un sistema fotografico ma sicuramente è qualcosa di innovativo e di spettacolare che seppure in modo piuttosto labile trova un debole "gancio" con quanto detto fin qui.
Velodyne una azienda che ha sviluppato un prodotto di ripresa, ma non per immagini. Nella sezione dedicata allo sviluppo di un nuovo codice e di nuovi progetti di google potete osservare una interessante demo (effettuare un clic con il tasto sinistro e muovere il mouse all'interno della finestra).
Il sistema in definitiva, semplificando moltissimo, è costituito da un proiettore che invia un fascio laser nello spazio, l'apparecchio, una testa ruotante con brandeggio, muove il generatore laser oltre che sul piano verticale mentre ruota. I sensori montati nella stessa struttura che ospitano il laser provvedono a rilevare gli oggetti o meglio le centinaia di punti che si generano fra interazione di oggetti presenti nello spazio e il fascio laser in questa maniera vengono acquisite migliaia o meglio milioni di punti che poi mediante l'elaborazione vengono ricomposti formando un'immagine tridimensionale della scena, offrendo all'osservatore la possibilità di cambiare prospettiva e punto di vista.