Prima pagina25 anni fa nasceva il World Wide Web. Un'intuizione nata dalla mente di Tim Berners-Lee per meglio organizzare le informazioni nel celebre CERN.

Sul finire degli anni 80 nei laboratori del CERN di Ginevra era piuttosto sentita la necessità di organizzare e condividere le informazioni in modo più immediato e fruibile.
Il 13 marzo 1989 il ricercatore inglese Timothy John Berners-Lee, per gli amici Tim, entrò nella stanza del suo superiore Mike Sendall e gli consegnò un progetto sulla gestione delle informazioni.
Lo studio dimostrava come i dati potessero essere trasferiti facilmente su Internet attraverso gli 'ipertesti': il sistema, oggi familiare, che ci permette di 'puntare' e cliccare una parte di testo rimandandoci a un'altra pagina d'informazione sulla 'grande rete'. 'Vago ma eccitante', scrisse Sendall dando il via libera a un progetto che avrebbe cambiato la storia contemporanea.
L'anno dopo, grazie a Berners-Lee e Robert Cailliau, coautore e primo 'navigatore' della rete, era nato il rivoluzionario sistema di collegamento universale, noto come World Wide Web (W3) che avrebbe consentito a tutti, dallo scienziato del più avanzato laboratorio di ricerca, alla casalinga, di connettersi per scambiarsi messaggi, cercare qualsiasi tipo di informazione e collegarsi, in diretta, da qualsiasi luogo del mondo, a costi contenuti. E proprio del Cern il primo sito internet comparso nel mondo, all'indirizzo, tuttora esistente. Con queste righe viene ricordato l'episodio in una nota di qualche anno fa del CERN.
Un sito Spartano e molto distante dal concetto che ne abbiamo ogg, una pagina di testo ricca di collegamenti ipertestuali, qualcosa di molto ldiverso da quelle pagine che oggi coinvolgono Web designer, autori, sviluppatori e SEO.
Un lavoro che oggi definiremo brutto ma tuttavia affascinante con quel suo agglomerato di link che di li a poco avrebbe dato il via ad una grande rivoluzione tecnica e sociale che avrebbe poi portato agli attuali colossi quali Google, Facebook, Twitter, WhatsApp, Wikipedia eccetera.
Una manciata di collegamenti che avrebbe poi alimentato un mercato di miliardi di dollari con standard, specifiche e proposte in continua evoluzione per cercare di interconnettere ogni persona ed ogni cosa sul pianeta.
Un World Wide Web che diviene sempre più trasparente, dove i confini diventano sempre più labili, integrandosi e compenetrandosi con altri servizi ed altri protocolli per offrire sempre nuovi e più accattivanti servizi.
Dal peer to peer al cloud, tutto sulla scia di questa prima e timida pagina.
Un protocollo che nonostante il tempo, regge con forza e determinazione il confronto con le nuove tecnologie, i nuovi protocolli e le app.