Torre EiffelSarebbe dovuta restare in piedi una ventina d'anni, ma festeggia in questi giorni 125 anni dalla sua inaugurazione, il più famoso simbolo di Parigi.

Il progetto e la realizzazione non venne ben accolto dalla cittadinanza parigina ed ai francesi.
Immediatamente si formarono due fazioni che si fronteggiavano nella difesa dell'opera e nella richiesta forte ed insistente di rimuovere quell'oscenità dal paesaggio parigino.
Diversi nomignoli e gli vennero attribuiti in modo dispregiativo o affettuoso.
I maggiori oppositori erano fra le file degli artisti e degli intellettuali che promossero persino una petizione al governo francese per demolire lo scempio che ha i loro occhi si presentava.
Fra i firmatari i nomi illustri quali  Guy de Maupassant, Emile Zola, Alexandre Dumas figlio ed altre trecento persone.
Nella petizione scrivono "noi scrittori, pittori, scultori, architetti e amanti delle bellezze di Parigi, protestiamo con tutta la nostra forza è tutto il nostro sdegno, nel nome del gusto francese e dell'arte e della storia di Francia messe in pericolo, contro l'inutile mostruosa la tour Eiffel".
Ciò nonostante la mostruosità dell'opera resse alle ostilità iniziali ed anche agli accordi presi in fase di costruzione.
Un'opera che in barba alle critiche è fra i monumenti a pagamento più visitati al mondo, con circa 7 milioni di visitatori all'anno.
I primi, numerosi, accorsero il 6 aprile 1889 per visitare quello che all'epoca era considerato un prodigio dell'ingegneria moderna. La costruzione più alta sulla terra.
Alcuni degli intellettuali e degli oppositori pian piano ridimensionarono le proprie posizioni, tanto che lo stesso Maupassant era assiduo frequentatore del ristorante sulla torre.
A chi gli facesse notare la sua iniziale ostilità, si racconta, rispondeva sarcasticamente che era l'unico posto di Parigi da cui non si vedeva quell'obbrobrio.
La torre inizialmente concepita per rappresentare l'esposizione universale del 1888 a Barcellona, venne progettata da Gustave Eiffel, uno dei più famosi ingegneri francesi dell'epoca.
Esperto in costruzioni metalliche aveva già realizzato arditi viadotti ferroviari ed apposto la sua firma anche sulla statua della libertà. Sono sui progetti della struttura metallica di sostegno.
Tornando al progetto, la torre, venne reputata troppo costosa ed insolita per il paesaggio di Barcellona e il progetto scartato.
L'anno successivo l'esposizione internazionale si tenne in Francia e si chiedeva di realizzare una torre all'interno della manifestazione, inoltre ricorrevano i 100 anni della rivoluzione francese, quindi Eiffel ripropose il progetto alle autorità francesi.
Fra le 700 proposte che arrivarono, quella di Eiffel sembrò la più appropriata oltre al fatto di rispondere appieno ad un particolare requisito posto nel bando. Ovvero di essere facilmente smontabile.
L'imponente cantiere venne allestito in un'area periferica della città e in due anni due mesi e cinque giorni venne portata a termine l'audace impresa tecnica.
Numeri impressionanti ancor oggi, ma sicuramente di grande riguardo per l'epoca.
Una struttura alta trecento metri costituita da 18.000 pezzi di ferro forgiati e messi insieme da 300 operai e 7000 tonnelate di acciaio questi i numeri dell'imponente torre.
Gli accordi prevedevano lo smantellamento dopo vent'anni, ma un'altra meraviglia della tecnica, avrebbe consolidato la sua permanenza della torre, questultima svolgendo un ruolo chiave nello sviluppo di questa nascente tecnologia. La radiotelegrafia e successivamente la radio ed infine la televisione trovarono un valido alleato in questa enorme costruzione metallica.
Così ai 300 m iniziali si aggiunsero ulteriori 24 m di antenna.
L'avvento della guerra e quindi la necessità essenziale di disporre di un valido sistema di radio comunicazione convinse le autorità a mantenere la torre.