MusicassettaNel 1963 la Philips presenta sul mercato la prima musicassetta una tecnologia ed un supporto rivoluzionario, per quell'epoca.

Per molti si tratta di una reliquia per altri di un oggetto sconosciuto. A cinquant'anni di distanza questo supporto sta conoscendo l'oblio, non beneficiando neppure di quell'aura nobile e chic di cui si è ammantato il "vinile" supporto cugino delle audiocassette per un lungo periodo.
Economiche e facilmente maneggiabili hanno avuto un grande successo commerciale e dato un notevole contributo allo sviluppo sociale, ma la qualità audio non estremamente eccezionale e la deperibilità ne hanno decretato, con il superamento tecnologico, l'oblio.
Nonostante l'avvento di CD nei primi anni 80, che tuttavia faticavano a conquistare il mercato, la musicassetta ha continuato ad essere il mezzo preferito, il mezzo d'elezione per ascoltare e condividere con gli amici musica e compilation.
L'introduzione sul mercato da parte di Sony del walkman ha ampliato il successo di questo supporto che come oggi per l'iPod prima e la iPhone ora, erano elementi di stile, elementi di moda.
Insieme alla cassetta sono nate le immancabili polemiche sulla pirateria, sulla morte del mercato discografico e tutti i discorsi a corredo che ritroviamo ora con l'iPod, il DVD, e qualsiasi altro sistema digitale.
L'audiocassetta sembrava non dovesse mai scomparire, con l'avvento a metà degli anni 80 dei primi computer, lo ZX80 Sinclare, il VIC20, lo Spectrum o il Commodore 64 il successo sembrava confermarsi e durare all'infinito. Infatti questi primi computer usavano come memoria di massa le audiocassette.
Un successo tuttavia effimero in quanto ben presto furono evidenti i limiti di questo sistema e già nelle ultime versioni del lo Spectrum, il visionario Sinclaire proponeva delle unità nastro più vicine a quelle utilizzate oggi nei computer mentre il concorrente commodoro 64 si avvaleva di tecnologie direttamente derivate dal mondo informatico, dotando il proprio pc di floppy drive da 5,25 pollici.
Poi lentamente l'avvento del computer, la maggiore diffusione di CD ed infine la grande rivoluzione introdotta dalla iPod, sebbene altri più sfortunati tentativi erano stati fatti prima da altre aziende, hanno decretato il declino definitivo dell'audiocassetta.
Nel 2012 la Sony ha deciso di sospendere la produzione dei walkman. Una dopo l'altra tutte le aziende che producono musicassette hanno dismesso la produzione, i cataloghi delle case discografiche hanno rimosso l'offerta ed è ormai difficile vederne in vendita e ancor più difficile trovarne persone che le usano. Musicassette
Tuttavia negli Stati Uniti un'azienda del Missuri, la National Audio Company di Springfield, continua la produzione, in totale assenza di concorrenza, sfornando 100.000 pezzi al giorno. Nonostante il quadro sopra descritto e nonostante non ti vediamo più in uso da diverso tempo, i responsabili dell'azienda affermano che i loro affari non sono andati mai così bene neppure nel periodo d'oro quando il nastro magnetico dominava incontrastato il mercato.