Soluzione hackerIl neologismo hackeraggio, non bello per la nostra lingua, evoca scenari solitamente negativi, goliardico-vandalici se non addirittura illegali ma…

Secondo quanto riportato da wikipedia la corretta definizione ha un contesto estremamente positivo e costruttivo. “Il termine hacking è uno dei più inflazionati vocaboli legati all'informatica: avendo accompagnato, fin dall'inizio, lo sviluppo delle tecnologie di elaborazione e comunicazione dell'informazione, ha assunto diverse sfumature a seconda del periodo storico e dello specifico ambito di applicazione.  Sebbene venga usato principalmente in relazione all'informatica, l'hacking non si limita ad un particolare ambito tecnico, ma si riferisce più genericamente ad ogni situazione in cui si faccia uso di creatività e immaginazione nella ricerca della conoscenza”
Quindi cosa accade se uno “smanettone” nerd, un hacker appunto, impiegato in una piccola startup francese che produce stampanti 3D, Samuel Bernier incontra un designer, quindi persona pratica di creatività e immaginazione,  Andreas Bhend http://www.coroflot.com/Andreas_Bhend  ed uniscono le loro forze?

Il designer svizzero lo scorso anno legge un articolo su un blog e scopre che il nerd ha prodotto degli ottimi paralimi con la stampante che produce. Ma non è il solo stimolo che accende la fantasia, infatti ha avuto modo di apprezzare un interessante sito, ricco senza dubbio di idee e che testimonia la grande fantasia delle persone le lo frequentano. IKEA hakers, insomma hacking non solo informatico ma alche del più classico dei materiali e di una delle più vecchie tecnologie, il legno. Decide così di sviluppare un progetto utilizzando per le istruzioni lo stile del gigante del mobile svedese, un libretto a pittogrammi, servendosi quindi non solo dei materiali prodotti dall’azienda.

Quali le finalità vere del prodotto, esercizio accademico, voglia di “smanazzare” prodotti commerciali o meno poeticamente intelligente attività di promozione della rispettive attività poco importa, di fatto la modifica di uno sgabello in qualcosa di completamente differente è senza dubbio un atto di grande “hacking” un po’ di meno la parte 3D print che non solo molto inflazionata al momento, ma oggettivamente non all’altezza della prima.

Hacking, un universo modo di curiosità e di ingegno, talvolta di notevole livello altre un po’ meno. Un modo ampio e articolato che non può certamente essere trattato in poche righe. Già il solo parlare di Ikea dischiude un mondo pieno di fantasia che percorre vari aspetti della vita non escluso il sesso. C’è chi ha modificato, ad esempio, un agitatore per cappuccino e una forma per scarpe in un sex toys e chi ha trasformato una “snille” in un love toy.