DropTagIl continuo affermarsi degli acquisti online, il crescente numero di merci che transitano da una parte all’altra del globo sta cambiando il introducendo cambiamenti in vari ambiti.

Da sistemi informatici che analizzano, ottimizzando le percorrenze migliori, a sistemi di codifica e di bar code che possano facilitare la gestione del pacco nei vari passaggi fino ad arrivare ai più piccoli dettagli logistici. Un mondo in continua evoluzione, con idee e proposte, brevetti e soluzioni che cercano di migliorare o comunque cambiare il mondo della logistica. Una grossa novità che potrebbe avere una certa diffusione sul mercato soppiantando persino alcuni sistemi professionali, ma decisamente più “grossolani” per valutare se il pacco a subito qualche “maltrattamento” durante il trasporto viene dalla Cambridge Consultants che propone un sistema denominato DropTag. Niente più dischetti metallici e guide di plastica, niente più micro ampolle di vetro piene di colorante. Il sistema consiste in una piccola etichetta da posizionare sul pacco, come quelle del codice a barre del vettore, ma a differenza di quest’ultime, ma DropTag contiene una piccola batteria, un trasmettitore Bluetooh a basso consumo, un accelerometro e un chip di memoria. Quando il pacco arriva non sarà più necessario analizzare il pacco, prima di apporre la firma sulla ricevuta. Basterà avvicinare lo smartphone con una apposita app per avere la storia dell’intero viaggio del nostro pacco e tutti i maltrattamenti subiti. Un grafico visualizzerà su una scala temporale tutti gli scossoni subiti dal nostro pacco. DropTag avrà un costo di un paio di dollari e potrà essere riutilizzato. Con una stessa batteria sarà in grado di funzionare per diverse settimane. La soluzione inoltre risulta adatta a pacchi di tutte le dimensioni e pesi contrariamente agli attuali metodi impiegati. Gli inventori, pensano già alla possibilità di integrare altri sensori che possano monitorare il rispetto delle altre norme che ora sono solo indicate con simboli iconografici sul pacco, ma anche di integrare informazioni utili al vettore nella sua attivita’ di logistica e movimentazione. L’etichetta non è stata ancora commercializzata ma è protetta da brevetto, la Cambridge Consultants sta cercando partner commerciali che possano commercializzare e diffondere il prodotto. I primi testi sono previsti in Germania per i primi di aprile.