Boccale QRcodeI codici QRcode, da alcuni anni, da quando nel 2000 la compagnia giapponese Denso Wave li ha rilasciati, dopo averli proficuamente applicati allo scopo di tracciare i prezzi delle automobili nelle fabbriche Toyota, stanno invadendo vari settori della nostra vita.
Si tratta di un codice a barra bidimensionale a matrice un crittogramma che è in grado di contenere 7089 caratteri numerici e 4296 caratteri alfanumerici. Il sistema ingloba un algoritmo di correzione degli errori, “Reed-Solomon” che consente di ricostruire i dati persi in caso di danneggiamento del crittogramma stesso.

Queste etichette, possono tornare utili per codificare qualsiasi tipo di informazione, anche a fini di catalogazione prodotti o materiale, ma anche per inserire dei dati “interattivi” a fini pubblicitari.
Oggi molte pagine, cartelloni ed altro a carattere pubblicitario incorpora questi codici che grazie ad appositi programmi svilupparti per smartphone, mediante l’uso delle fotocamere, sono in grado di fornire dati aggiuntivi con connessione a internet o semplicemente prendere un promemoria del prodotto.
l'agenzia BBDO New York,  ne ha fatto un uso davvero particolare, creando un boccale che visualizza il codice soltanto se riempito di birra Guinness, il “Guinness QR Cup”.
Procedendo alla del codice in bianco, a bicchiere vuoto è pressoché invisibile, ma anche inserendo una bionda il codice risulta poco leggibile.  La corretta visualizzazione avviene con un boccale di nerissima Guinness
Inquadrando con lo smartphone, il codice si scatena un mare di attività. «Invia un tweet sulla birra, aggiorna lo status di Facebook, fa il check-in con FourSquare, scarica coupon e promozioni, invita gli amici e lancia anche contenuti Guinness esclusivi».Insomma una specie di esperienza "aumentata".

 

Iniziativa Guinness