Ingresso museoLa maggiore quantità di informazioni, spesso non controllate, ha portato ad un aumento e ad una amplificazione di falsi miti.

 È di questi giorni la notizia che una delle più celebri attrazioni londinesi, il Ripley's Believe It or Not ha inaugurato una sezione dedicata ai falsi miti.
L'insolito museo aperto nel 2008  nel cuore di Londra, a Piccadilly Circus, attrae ogni anno migliaia di visitatori incuriositi dalle insolite collezioni disposte sui cinque piani della struttura è in grado di regalare un'esperienza divertente e di approfondimento per tutta la famiglia.
L'intraprendente Robert Ripley, inventore, cartoonist ed imprenditore ha deciso di ampliare l'offerta del suo museo con nuove ed interessanti formazioni.
Così a fianco alla vasta collazione che spazia da oggetti appartenuti a Marilyn Monroe o ad alcune teste albine di alligatori o ancora ad una Mini Cooper realizzata con un  milione di cristalli Swarosky o ancora ad un enorme Tower Bridge fatto il fatto di fiammiferi trovano spazio pannelli e allestimenti su una serie di luoghi comuni che hanno fatto breccia fra i più ma che sono ben distanti dalla verità.
Scopriamo così che i Vichinghi non portavano affatto delle corna negli elmi, e rimanendo sempre in ambito di corna, che i tori non si infuriano affatto nel vedere il rosso, in quanto distinguono solo il giallo il blu, e caricano soltanto perché attratti dal movimento.
I pomodori arrivati in Europa dopo la scoperta delle Americhe, non sono da inserire nella categoria degli ortaggi ma bensì si tratta di un frutto come peraltro melanzane, cetrioli, zucchine.
C'è poi il grande mito della muraglia cinese "venduta" da sempre come l'unica opera umana visibile dalla luna, ma nonostante diversi astronauti che hanno prestato servizio sulla ISS abbiano smentito questa voce, il mito continua a circolare coinvolgendo talvolta anche le piramidi.
Per inciso sarebbe sufficiente semplicemente controllare Google Earth per scoprire che a distanze ben inferiori a quelle luna-terra è impossibile individuare dette opere.
Altro elemento divenuto luogo un è il fatto che i pipistrelli siano ciechi, in realtà vivendo in un'oscurità hanno ridotte capacità visive che potrebbero essere paragonate ad una forte miopia che gli consente di distinguere solo oggetti molto vicini.
Non è vera l'equazione che vede un anno di un cane paragonabile a sette anni di un essere umano, come non è vero, ne abbiamo già parlato, che usiamo soltanto il 10% del nostro cervello. Anche se talvolta alcuni comportamenti lascerebbero pensare a percentuali nettamente inferiori alla soglia del 10%.
È incredibile come, nonostante la maggiore disponibilità di informazioni, certi miti, certe credenze, continuino a circolare nonostante una maggiore e più facile possibilità di verifica e controllo.