IridescenzaLa grande possibilità di interconnettersi genera a volte una diffusione virale di informazioni inesatte o di vere e proprie bufale.

Una signora canadese, in volo sui Caraibi scatta una foto di grande suggestione che poi diffonde in rete sostenendo di aver volato sopra l'arcobaleno.
La notizia fa subito presa, complice il fascino innegabile che ha l'arcobaleno su ognuno di noi, così in una specie di tamtam mediatico si diffonde la notizia e tutti cominciano a parlare di questo incredibile scatto che a quanto pare l'autrice ha scoperto solo al suo rientro a casa dell'incredibile istante che era riuscita ad immortalare.
Una rapida riflessione e subito qualcosa non sembra tornare. Come è possibile sorvolare arcobaleno se questo è l'effetto della diffrazione di alcune minuscole goccioline d'acqua nell'atmosfera dopo una pioggia se gli aerei di linea solitamente volano ben sopra lo strato delle nuvole?
Inoltre essendo l'arcobaleno un effetto di rifrazione, il fenomeno ha luogo solo quando la luce colpisce la gocciolina con un angolo tra i 40 e i 42° e con il sole alle spalle, solo in queste particolari condizioni è quindi possibile assistere allo spettacolare fenomeno.
Si tratta Insomma di un effetto ottico e non di un qualcosa di fisico che può essere attraversato o che ha e una fine come magari ci piacerebbe immaginare e fantasticare. Insomma niente pentola d'oro alla fine dell'arcobaleno come vorrebbero alcune storie incentrate sui folletti.
Tuttavia la nostra signora canadese ha effettivamente scattato una fotografia delle nuvole coperte da iridescenti colori.
Nessun mistero, nessun elemento magico, ne malizioso trucco con Photoshop, ma semplicemente una serie di eventi che hanno contribuito a creare questo spettacolare effetto.
La luce polarizzata può essere in particolari condizioni riflessa dall'aria, o meglio dalle molecole d'aria, questa luce riflessa attraversando il materiale plastico del finestrino può dar vita ad un fenomeno di doppia rifrazione così il raggio luminoso sdoppiato attraversando il finestrino e quindi il filtro polarizzato di una macchina fotografica da vita alle bande colorate che vediamo nell'immagine.
Un fenomeno spiegato ben spiegato nel blog di Claudia Hinz, Atmospheric Phenomena.