Il gettone telefonico è un disco di metallo un tempo utilizzato per il pagamento delle telefonate effettuate da telefoni pubblici. Cosi' recita Wikipedia
Negli Stati Uniti furono in uso fino al 1944 mentre rimasero di uso comune in Europa Israele Giappone e sud America.
I primi esemplari vennero coniati da Stipel, società concessionaria del servizio telefonico in Piemonte e Lombardia sul finire degli anni 20.
Erano in lega di rame nichel e zinco (alpacca) o bronzo ed inizialmente erano utilizzabili solo nei telefoni all'interno della fiera essendo stati prodotti per la fiera campionaria di Milano.
Bisognerà attendere fino al 1945 quando la TETI sviluppo un gettone a tre scanalature come quello che poi ci ha accompagnato fino al 31 dicembre del 2001 termine ultimo in cui i gettoni potevano essere convertiti in schede telefoniche.
La massima diffusione dei gettoni si ebbe negli anni 70, in questo periodo la SIP (oggi Telecom) si avvaleva di quattro diversi fornitori per realizzare i propri gettoni: Industria Politecnica Meridionale (IPM) di Arzano, Napoli); Emilio Senesi Medaglie (ESM) di Milano; Urmet Costruzioni Elettrotelefoniche (UT) di Torino; Costruzioni Minuterie Metalliche (CMM) di Sant'Agata, Catania. Erano queste le aziende che producevano questi particolari dischi di metallo, poi assimilati a vere e proprie monete.
Prodotti in grande quantità e con piccole differenze fra un'azienda e l'altra e un lotto, e l'altro, riportavano il nome del produttore e la data di fabbricazione.
Furono introdotti nel 1959 con un valore di L. 30 che nel 1964 era già arrivato a L. 45 per poi passare nel 1972 a 50 e raddoppiare nel 1980 fino al raddoppiare ancora quattro anni dopo.
L'incremento di valore, specie negli ultimi anni quando l'uso del gettone era stato fortemente assimilato all'uso della moneta, fu fonte di piccole grandi speculazioni specie nell'ultimo raddoppio del 1984.
La produzione man mano che passavano gli anni si incrementava a ritmi estremamente sostenuti così nel 1972 si stimava vi fosse un gettone per ogni abitante, ma già nel 1978 la quantità pro capite era stimata intorno a sette.
Le stime effettuate sulle basi di dati dell'archivio storico di Telecom Italia rivelano che tra il 1927 e il 1980 hanno in cui venne cessato il conio di nuovi gettoni si attesterebbe intorno ai 600 milioni di pezzi.
Con l'avvento delle schede telefoniche, il primo telefono venne installato nel 1976, i gettoni divennero sempre meno importanti. Già nel decennio degli anni 80 un grave colpo ai gettoni era stato inferto dall'introduzione dei telefoni funzionanti con monete.
Problemi di praticità, e di gestione ed anche le polemiche sorte intorno al raddoppio del 1980 ed ancor più del 1984 avevano rapidamente portato SIP all'abbandono di questo sistema.
Con il diffondersi sempre più capillare della telefonia cellulare sul finire degli anni 90 il gettone ormai risultava un retaggio anacronistico ed è quindi con l'avvento dell'euro che Telecom Italia decide di porre il termine ultimo per la sua validità al 31 dicembre del 2001.
Oggi ormai scomparso dalla circolazione riaffiora qua e là in qualche bancarella ai mercatini del vintage o nei banconi di numismatica e collezionismo.
Il valore di questi, un tempo comuni e familiari, dischi di metallo vanno dai € 90 del TETI in alluminio e via, via scendendo fino a un euro degli ultimi e più abbondanti e diffusi gettoni.