Biobot 20Il crescente problema del costo e dell'approvvigionamento dei combustibili minerali, spinge aziende e ricercatori a trovare soluzioni nuove o innovative.

Un'azienda britannica la Biobot ha da qualche tempo presentato Biobot 20 un apparecchio in grado di convertire gli oli domestici esausti, come ad esempio l'olio di frittura o altri scarti d'olio, in biodiesel.
L'apparecchio in grado di trattare 20 litri alla volta di materiale esausto ha dimensioni abbastanza contenute, 25×50×60 cm con un peso di poco inferiore ai 20 chili.
Dopo aver introdotto nella macchina l'olio di scarto e 4 litri di metanolo l'apparecchio inizia il suo lavoro di transesterificazione per un periodo di circa 12/24 ore.
L'azienda ha prodotto una specie di diagramma di flusso e un fimlato in cui vengono illustrate le 12 fasi salienti.

Diagramma fasi

Dopo aver riempito il serbatoio con l'olio di scarto della cucina, è necessario riscaldarlo, procedura che si effettua grazie ad un dispositivo elettrico presente all'interno del dispositivo.
Durante questa fase è necessario mescolare l'olio azionando l'apposita manovella, quindi bisogna effettuare un test, mediante l'apposito kit, per determinare la quantità di acidi e grassi così da poter aggiungere l'esatto quantitativo di idrossido di sodio da utilizzare come catalizzatore.
Nella fase successiva, dopo aver aggiunto l'esatta quantità di idrossido di sodio è necessario aggiungere i 4 litri di metanolo.
Mescolare tutto e quindi pompare il liquido nella camera di reazione.  L'olio dovrà essere ancora mescolato e riscaldato per 12 ore ma potrebbe essere necessario arrivare a 24 in taluni casi.
Nel corso della reazione il glicerolo si accumulerà sul fondo della tanica dalla quale potrà essere poi rimosso. Il materiale rimanente sarà biodiesel pronto all'uso e dal costo, a quanto dichiara l'azienda, di € 0,20 al litro.
Biobot 20 è in vendita ad un prezzo che sfiora i € 500 ma al momento, almeno in Italia non ha avuto grandi riscontri vuoi per la procedura non proprio alla portata di tutti, vuoi per le normative abbastanza restrittive sui carburanti.
Inoltre il metanolo dopo lo scandalo della contraffazione del vino del 1986 è divenuto di difficile e complessa reperibilità.
Nonostante l'apparato sia stato presentato più di un anno fa, non sembra aver incontrato molto i favori e l'interesse del pubblico. L'idea è è buona, anche se forse poco appetibile per un ambito domestico.