Non solo tunnel sotto il gran sasso per rilevare i raggi cosmici, ma anche in una stazione della metropolitana di Napoli.
Nella stazione di Toledo, l'istituto italiano di fisica nucleare ha deciso di installare un rivelatore di raggi cosmici realizzato dai laboratori del gran sasso.
La scelta su questa stazione è avvenuta per le sue caratteristiche, infatti la fermata è a 40 m sotto la superficie.
Lo scopo di questa iniziativa oltre a rilevare i raggi cosmici per cui l'apparecchiatura è stata progettata ha un secondo scopo, meno scientifico ma non meno importante; di attirare la curiosità dei passanti e quindi scoprire non solo il mondo della fisica, ma anche quello della ricerca di base.
Si tratta del primo esperimento di questo genere in Italia dove apparecchiature scientifiche, funzionanti, vengono posizionate in luoghi pubblici transitati e accessibili.
I ricercatori dell'INFN sperano con questa iniziativa di sensibilizzare l'opinione pubblica verso la ricerca, in questi anni un po' maltrattata e sottovalutata.
Secondo le parole del presidente dell'Istituto di fisica nucleare, Fernando Ferroni, lo scopo di questa iniziativa è spingere tutti ad interrogarsi sul significato della ricerca scientifica, sul valore per la società dei risultati e delle conoscenze conquistate suscitando nuovi interrogativi e consapevolezze su questi temi che è parte integrante della missione di un ente di ricerca come quello da lui presieduto.
Il rilevatore accende dei LED al passaggio delle particelle cosmiche così da spettacolarizzare la ricerca e consentendo di vedere, se pur non direttamente, i raggi cosmici che ci attraversano.
Secondo il quotidiano inglese Daily Telegraph la stazione di Toledo è divenuta una delle più belle d'Europa, non solo grazie alla rilevatore ma anche a degli allestimenti che cercano di coinvolgere visivamente ed emotivamente i passanti.