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I preziosi nastri, dopo essere stati visionati ed aver individuato gli scatti di possibile interesse vennero rapidamente dimenticati e passarono di mano in mano fino a rischiare (i nastri) di essere riciclati per altri usi o addirittura buttati.
Nancy Evans, sul finire degli anni '60, assunta presso l'archivio nazionale della NASA si imbatte in questi nastri e decide di conservarli sebbene non abbia ben chiaro cosa contengano.
Cerca in vari modi di coinvolgere l'ente spaziale americano, ma senza successo.
Tuttavia raccoglie informazioni e dettagli tecnici e comincia a radunare una parte dell'hardware necessario alla lettura, seppur non funzionante.
Nel 2005 avviene l'incontro con l'imprenditore spaziale Dennis Wingo e grazie ad un ingegnere della NASA, Keith Cowing, si riesce a mettere insieme tutto il bagaglio tecnico necessario ad una raccolta più mirata e precisa dei materiali, delle tecnologie, e della documentazione necessaria alla lettura di nastri.
Così cominciata la ricerca delle parti mancanti, la ricostruzione e in taluni casi la riprogettazione di alcuni dispositivi.
La rete, Usenet, e-bay e la passione di alcune persone ha permesso di cominciare a muovere i primi passi, fra mille difficoltà.
Le unità dovevano essere ricostruite i segnali demodulati e digitalizzati i framelets dovevano essere riassemblati in Photoshop, problemi meccanici ed elettronici analizzati irrisolti.
Molti materiali oggi risultavano di difficile reperibilità per rarità o pericolosità.
All'epoca le testine delle unità nastro venivano lubrificate con olio di balena, il team di tecnico-archeologi ha dovuto faticare non poco per trovare qualcosa di chimicamente compatibile che sostituisse l'originale lubrificante.
Negli anni successivi a quelle missioni la Luna e la Terra sono state fotografate innumerevoli volte da frotte di satelliti, ma nonostante i grandi progressi nel campo informatico e nell'ottica delle fotocamere Cowing sostiene che le immagini recuperate dal LOIRP sono migliori e più dettagliate persino di quelle riprese nel 2009 dal Lunar Reconnaissance Orbiter.
Le fotografie scattate nel biennio 66-67 sono in grado di essere ingrandite fino alle dimensioni di un cartellone pubblicitario senza perdere di risoluzione, una caratteristica di secondo Cowing sta nel modo in cui furono scattate che oltre a garantire una notevole risoluzione hanno una grande gamma dinamica che consente di definire meglio i dettagli.