MouseUn nome, quello di Douglas Engelbart, sconosciuto ai più, ed anche agli operatori del settore. Eppure la sua invenzione, in cui credette e che "rubò" Jobs è divenuta celebre e utilizzata da milioni di persone.

È morto ad 88 anni Doug Engelbart, visionario ingegnere.
Durante la seconda guerra mondiale era addetto ai radar, si laureò poi in ingegneria elettronica nel 1948 presso all'Università dell'Oregon.
Ha lavorato alle prime forme di posta elettronica, ai microprocessori e alle videoconferenze, alle prime forme di ipertesto, ed inventore del copia e incolla, ma la sua più grande invenzione (sviluppata insieme a Bill English), quella per cui verrà ricordato e che venne presentata nel 1968 a San Francisco. 
Il suo prototipo costruito di legno e metallo, fu forse come molte di alcuni brillanti invenzioni di quegli anni, troppo in anticipo sui tempi, così in anticipo che nessuno ne capì la portata, neppure lui. Nel 1987 scadde il brevetto, ma ancora l'oggetto non aveva trovato la sua diffusione. Stiamo parlando del mouse.
A darne notizia della morte avvenuta il 2 luglio per una insufficienza renale è stata la figlia.
Il primo prototipo di mouse e del 1964 ma solo qualche anno più tardi arrivò il brevetto si presentava come una piccola scatola di legno con due ruote di metallo, battezzato con un nome molto tecnico "indicatore di posizione X-Y per display" il più familiare nome "topo" giunse dopo e fu proprio Engelbart a darglielo perché il filo e gli ricordava la coda di un topo appunto.
Nel 1967 riesce ad ottenere il brevetto. E nel 1968 alla Joint Computer Conference al Convention Center di San Francisco, viene effettuata la prima demo pubblica del device e di altre mirabili cose.
Da poco resa disponibile su YouTube, questa dimostrazione può essere considerata la madre di tutte le demo. Un breve filmato che in poco più di cinque minuti condensa le più importanti e rivoluzionarie invenzioni che caratterizzeranno lo sviluppo e il successo dell'informatica futura.


Più tardi la Xerox produsse "Star" il primo computer dotato di mouse, ma sarà necessario che un altro visionario, vedendo il progetto, se mi impossessi e perfezioni le idee e i concetti di questa rivoluzionaria macchina, del suo device, e di altre ricerche della Xerox.
Nonostante il colpo di genio non divenne ricco, il brevetto scaduto non gli permise di guadagnare nulla. Altre persone tuttavia su questa invenzione riusciranno a costruire un impero.