Razione KLa razione K introdotta dall'esercito americano nel 1942, nel corso della seconda da Guerra Mondiale, era intesa come una razione da utilizzarsi per brevi periodi da parte delle unità mobili.

Il fisiologo americano Ancel Keys noto per i suoi studi sulla deprivazione alimentare e sugli effetti di particolari regimi alimentari venne assoldato dal Dipartimento della Guerra degli Stati Uniti nel 1941 per studiare una razione alimentare economica, che potesse tuttavia fornire l'apporto nutrizionale necessario al soldato impegnato in missioni critiche, ed essere trasportata facilmente, stando nelle tasche della divisa.
Si è da poco conclusa, il 22 febbraio scorso, una mostra alla triennale di Milano in cui la "razione K" dei vari eserciti faceva mostra di sé.
Nell'esposizione venivano messe a confronto le diverse soluzioni adottate dai vari eserciti.Manifesto mostra
Razioni alimentari che devono essere in grado di soddisfare le necessità nutrizionali per un giorno intero durante missioni in cui il supporto logistico è ridotto al minimo e di cucine e mense bisogna farne a meno.
Porzioni monodose contenute in scatole molto piccole dove le lusinghe del marketing lasciano spazio alla funzionalità e alla necessità di volumi contenuti e alla comodità di imballi e confezioni intuitivi e facili.
Un'ottimizzazione che parte dalla contenitore fino ad arrivare al contenuto anche se talvolta la scelta di alcuni prodotti non sempre risponde ai criteri di una corretta alimentazione contravvenendo alla celebre frase di Thomas Edward Lawrence che sosteneva che un soldato ben equipaggiato ben nutrito è difficile da battere.
Ogni pacco, è suddivisa in tre sezioni che corrispondono a colazione, pranzo e cena. Il linguaggio che accompagna la confezione è chiaro e semplice da comprendere come le eventuali illustrazioni. Tutto deve risultare immediato e comprensibile.
I diversi eserciti hanno poi scelto di aggiungere altri elementi oltre al cibo vero e proprio.
Così troviamo fiammiferi salviette e zucchero presenti un po' in tutte le razioni prese in esame. Mentre vi sono delle personalizzazioni che differiscono da paese a paese e che vanno dal paté di salmone per i francesi al lardo salato dei russi.
Oggi la "razione K" è adottata da tutti gli eserciti del mondo ed ha subito grandi variazioni rispetto alla sua versione originale così da da potersi adattare alle diverse condizioni dei soldati.
Le razioni oggi prodotte tengono conto dei dettami religiosi o di intolleranze al glutine e al lattosio o a particolari pratiche alimentari come ad esempio il vegetarianismo.
Dal primo prototipo di razione K, prodotto da Ancel, che i soldati chiamati attestare definirono commestibile, sono state apportate diverse modifiche, non solo funzionali, aggiungendo elementi non alimentari come fiammiferi, carta igienica o apriscatole, ma anche variazioni che cercano di venire incontro al gusto e alle modifiche sociali e culturali in fatto di cibo.
Alla mostra era presente anche la razione preparata per la nostra astronauta Samantha Cristoforetti.