Fili marionetteIl complotto, fanno parte della cultura dell'uomo e da sempre il tarlo del dubbio ha alimentato il fuoco della cospirazione.

Un fuoco, che di tanto in tanto è apparso in modo più o meno irruento nel corso della storia, ma che tuttavia negli ultimi anni ed in particolare negli ultimi decenni del novecento ha infiammato gran parte del pianeta coinvolgendo milioni di persone.
L'enorme quantità di informazioni, spesso contraddittorie per questioni di propaganda politica o altro, il potere suggestivo di alcuni eventi ha fatto sì che i complotti attecchissero, proliferando abbondanti.
La maggiore disponibilità di mezzi di informazioni ha consentito un rapido sviluppo e distribuzione delle più insolite teorie.
Così negli anni si sono accumulate ipotesi di complotto circa gli ufo, lo sbarco sulla luna, le scie chimiche, l'assassinio Kennedy, gli attentati dell'11 settembre, sul potere e sulle banche, e molto, molto altro ancora.
Il chiacchiericcio della massa, una volta confinato in perimetri circoscritti e legati all'ambiente di lavoro, al gruppo di amici, al cortile, dell'oratorio o agli spazi antistanti le proprie abitazioni, ora trovano sfogo nella rete, su Facebook o in altri social network amplificando a dismisura l'effetto.
A contribuire al fenomeno c'è poi l'industria dell'intrattenimento che per scopi tutt'altro che complottistici cavalca il fenomeno, alimentando più o meno volontariamente alcuni specifici filoni, sovvertendo spesso il senso comune, la verità delle cose, sebbene talvolta un ragionamento attento e lineare mostrerebbe rapidamente l'infondatezza di quanto appena sentito o visto.
Un fenomeno quello del complottismo che per convinzione o semplicemente per svago attira l'interesse di moltissime persone e che talvolta coinvolge persino le pagine di grandi testate giornalistiche che cadono vittime delle golose notizie pescate sulla rete o su alcune testate che goliardicamente giocano con questo tipo di informazioni.
In questa baccani informativo è facile (non così tanto poi) perdersi e trovare difficoltà nel distinguere tesi campata in aria da indagini basate sui fatti.
Una dose di buon senso e qualche verifica potrebbero aiutare il più delle volte a districarsi dalle insidie e dalle bufale mediatiche.
Per affinare il proprio fiuto, aiutandoci a riconoscere i tipici sintomi del delirio, un sito molto originale, offre un valido contributo per l'allenamento.
Un sito semplice e pulito, dove viene generato un annuncio, una notizia di complotto a ogni refresh di pagina (mediante l'apposita icona o premendo in alternativa F5)
Il generatore casuale di tesi di complotto si presta bene per questi esercizi o in alternativa è valido strumento per contribuire in proprio ad infoltire le tesi complottistica fra amici e conoscenti e chissà magari amplificarle fino al livelli globali.